Mauro Montacchiesi

Christo Lyricum Carmen

Come luccicante, evocativa tela dipinta,
tra variopinti, preziosi intarsi
di gocciolanti germogli di argentee betulle
e purpuree, delicate, roride campanule,
nella brezza sottile e soave che misticamente il tempo
negli imperscrutabili segreti dell'universo trasporta,
brandelli nostalgicamente cadenti di una vecchia baita,
della struggente solitudine,
fanno vibrare sacre le note del lacerante tormento.
Parlo a te, proprio a te, distratto viandante,
che coi scarponi chiodati t’inerpichi,
per le perigliose balze scoscese,
verso l'altero picco di montagna.
Dal tuo alpestre, solitario peregrinare,
stacca un attimo la fin troppo assorta tua mente.
Fai volare e posa lì, attento, il tuo sguardo,
dove la montagna maestosa sembra svanire
e smarrirsi tra i flebili vagiti,
tra gli scintillanti arabeschi
delle tremule stelle nascenti che all'universo
gioiose sorridono!
Lo vedi?
Laggiù, tra i teneri ricami del crepuscolo,
su quel vellutato tappeto smeraldo,
trapunto di un serto di fedeli, bianchi edelweiss,
un Crocifisso di legno corroso dal tempo,
un Cristo ferito, nudo e abbandonato.
Il Suo Sacro Cuore:
per il tuo stolto oblio, uomo ingrato,
rosse lacrime zampilla, stille di straziante dolore,
gemme delle candide stelle alpine ai Suoi piedi!
Ha tanto freddo quel Cristo
e trema, e tanto trema,
per la freddezza del tuo insensibile cuore!
Non ha bisogno di pesanti coperte,
ma del vibrante fuoco,
delle scarlatte, sinuose,
crepitanti fiamme del tuo Amore,
dal fallace edonismo soltanto sopite!
RivolgiGli un pio, devoto pensiero,
una breve preghiera!
Ricordati
la corona di spine taglienti,
la flagellazione della carne,
la calunnia e la menzogna,
la Passione del Calvario,
l'umiliante martirio che ha patito per te!
Vai e con fede sicuro cammina,
verso lo splendore del Suo Sacro Cuore,
con gioia e speranza,
porgiGli il tuo cuore rinato
ed Egli camminerà con te!
Se hai sete di felicità e di giustizia,
se hai fame di perdono e di amore,
liba l'ambrosia divina e fragrante,
linfa di salvezza, teobroma dell'anima,
dalla pura sorgente del Suo Sacro Cuore!
Se sei giovane e pieno di entusiasmo
o se sei vecchio e relegato nell'emarginazione,
se sei felice o disperato, corri comunque,
corri verso la radiosa luce del Suo Sacro Cuore
e vi troverai la vera gioia, e vi troverai la vera pace!
Odi attentamente!
Presta orecchio al misterioso, esotico frusciar da ponente!
Primaverile uno zefiro, dolce e leggero,
in questo meraviglioso, incantato scenario d'Eterno,
sta rubando il proscenio all'evanescente brezza che sfuma,
e rapisce e sussurra e diffonde,
del Suo Sacro Cuore il mistico, scandito pulsar!
Sono parole! Parole d'Amore! D'Amore per te!
Adesso si,
puoi tornare alle perigliose tue balze scoscese,
or che il Suo profumato respiro, sacro e silente,
nei fiochi ghirigori del vespro, come mistico zefiro,
soavemente t’ammanta!
Adesso si,
vai, inerpicati verso il divino splendore,
e poi, deposti i gretti rancori, torna dai tuoi fratelli
ad annunciar la buona novella:
quel Cristo nudo e abbandonato,
dolcissima ambrosia
che l'anima rende immortale,
sarà sempre con te,
respirerà sempre con voi!
Lui vi comprende e perdona!
L'Amore del Suo Sacro Cuore
sarà candido giglio, sempre puro,
dal Suo Sacro Trono nella Casa del Padre,
in unità con lo Spirito Santo,
sempre pronto al sorriso!
Te Christum laudamus! Te Christum confitemur!
Te, oh Cristo lodiamo ! In te, oh Cristo confidiamo !
Parlo a te, proprio a te,
distratto viandante dal cuore sopito!
 
 

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Published on e-Stories.org on 03/26/2016.

 
 

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